La sostenibilità energetica come fattore di sviluppo: un piano per Torino
Interventi di riqualificazione energetica su Edifici Scolastici.
Nell’ambito del programma “La sostenibilità energetica come fattore di sviluppo: un
piano per Torino” la Direzione Servizi Tecnici per l’edilizia Pubblica Servizio Edilizia
Scolastica della Città di Torino ha avviato un’operazione di riqualificazione energetica
di sei istituti scolastici diffusi nella zona Nord del territorio comunale. Tale operazione
consiste nel rivestire con un cappotto termico edifici costruiti tra gli ani 60’-70’ già
caratterizzati, secondo il modus operandi dell’epoca, dall’uso in facciata di materiali
a vista ( klinker, cemento armato, paramano , ecc). La cappottatura, che produrrà un
notevole risparmio energetico pone, tuttavia, il problema di come trattare la nuova
superficie: in altre parole si evidenzia la necessità di definire con il colore un nuovo
linguaggio ed un nuovo volto per le scuole interessate. Per tale ragione il Servizio
Edilizia Scolastica ha deciso, lodevolmente, di affrontare tale problematica con spirito
innovativo. Per questo sono stati coinvolti con il compito di produrre alcune ipotesi
operative l’Ufficio e la Commissione Colore della Città di Torino, la Fondazione
Contrada Torino ONLUS, che si occupa per la Città di riqualificazione e rigenerazione
ambientale, e l’arch. Angelo Carleo del Servizio Edilizia Scolastica.
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Quali sono stati i vincoli che hanno indirizzato le proposte?
> Il primo e più importante elemento è stato quello di considerare i fruitori di tali edifici:
i bambini e gli adolescenti alla cui sensibilità non ancora compromessa sono stati dedicati
i vari toni di colore selezionati. Toni allegri e rasserenanti, stimolanti e energizzanti
compatibili con il loro senso estetico non sovrastrutturato dai vari condizionamenti
culturali e sociali.
> Il secondo vincolo è collegato all’ubicazione degli edifici nei diversi contesti urbani
> il terzo, infine, è quello che deriva dalle configurazioni volumetriche
e tipologico-architettoniche degli edifici interessati
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> la tavolozza dei colori tiene conto della sensibilità dei fruitori, ma anche di alcune
variabili funzionali: certe tonalità suggeriscono alcuni collegamenti psicologico- percettivi:
i gialli, i verdi e gli azzurri gli elementi naturali sole/piante- prati- / mare- cielo;
l’arancio energia-movimento; il rosso emozione; il blu calma- meditazione; i colori più
saturi, specialmente i rossi ed i blu, sono facilmente aggredibili dai raggi U.V. , che ne
compromettono la durata nel tempo;per questa ragione non sono state considerate
quelle gamme ad alta saturazione che spesso vengono prodotte senza le necessarie
garanzie di tenuta. Seguendo le logiche sopra descritte sono state selezionate 19
tonalità all’interno delle quali è stato inserito un tono neutro (grigio caldo) che serve a
sostenere e apprezzare meglio, per contrasto, i toni più vivi
> in base all’ubicazione sono stati selezionati, per ogni istituto, accordi cromatici che
cercano di dialogare con i contesti: più urbanizzati: Calvino-Manzoni-Complesso di
Via Passoni; più naturalizzati: Antonelli-Marconi-Martiri del Martinetto. La stesura delle
cromie ha tenuto in considerazione anche l’orientamento degli edifici rispetto al soleggiamento
per cui sono stati destinati i toni più saturi a Sud Est e quelli più chiari e
luminosi a Nord Ovest.
> le tipologie architettoniche dei sei edifici si possono riassumere secondo due categorie
generali: facciate ad andamento verticale: Calvino-Manzoni-Antonelli-Marconi;
facciate ad andamento orizzontale: complesso di Via Passoni-Martiri del Martinetto.
All’interno di queste categorie sono stati evidenziati con il colore alcuni elementi ricorrenti
e presenti in ogni edificio: la palestra viene distinta in arancio (movimento) mentre
gli ingressi ed i collegamenti orizzontali tra corpi di fabbrica vengono evidenziati con i
toni dell’azzurro
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