• Area Balbo
    Le Cancellate
  • Giardino Spanzotti
    Circoscrizione 3
Pixel Spazi

“Spazi residuali” è parte del Progetto Pixel, e si occupa di azioni integrate di natura preventiva di contenimento dell’ampiezza e della gravità dei fenomeni di illegalità e di criminalità diffusa sul territorio torinese, in particolare:

– nei giardini di via Spanzotti angolo via Monte Albergian (Circoscrizione 3 – quartiere San Paolo)

– nel tratto pedonale di via Cesare Balbo, denominato “le Cancellate”

GIARDINO SPANZOTTI

Il giardino, molto conosciuto nel quartiere, è uno spazio recintato di 1100mq destinato al gioco di bambini e ragazzi.Tra le criticità constatate nel 2009 emergevano la sosta delle automobili, la presenza di cassonetti su strada, il verde orizzontale da curare.
Le potenzialità erano fin dal principio rivolte a decorare il giardino, impedire la sosta delle automobili in alcune zone e migliorare la permeabilità.
A settembre 2010 si è aperto il cantiere, che ha consegnato al quartiere un giardino rinnovato nell’estetica e nella funzionalità.

Il 27 settembre 2009 si è tenuto nel giardino un laboratorio organizzato dalla Fondazione ContradaTorino Onlus, condotto dagli artisti A. Allera, M. Biffaro e R. Giorcelli, diretto ai cittadini della zona e finalizzato alla raccolta di proposte per un bando pubblico sulla decorazione del muro di cinta del giardino. L’iniziativa è stata suddivisa in due parti:

– un laboratorio dedicato agli studenti della scuola Drovetti e ai bambini del quartiere;

– il workshop “Proposte al muro” dedicato ai cittadini residenti nel quartiere.

Gli artisti A. Allera e R. Giorcelli hanno coinvolto i bambini e i ragazzi del quartiere alla Scuola Media Drovetti, preparando con loro il materiale per il laboratorio all’aperto, lavorando sui tre nuclei tematici proposti (scrittura, paesaggio urbano, progetto di riqualificazione) e creando la base per il macro-lavoro pittorico collettivo di 60 metri lineari. Nella giornata di Domenica 27 settembre si è allestito il giardino Spanzotti come spazio pubblico per il laboratorio, in cui i bambini che sopraggiungevano sono stati coinvolti nell’attività di “colorare la città” sui due striscioni cartacei.

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LE CANCELLATE – AREA BALBO

La zona pedonale della via è un luogo progettato, ma di scarsa qualità. Per questo il Progetto Pixel ha scelto di intervenirvi, per trasformare uno spazio poco curato e percepito come poco sicuro in uno spazio pedonale che dia voce e coniughi le diverse realtà sociali che gravitano sul territorio circostante: il Teatro della Caduta, il centro sociale Askatasuna, l’Associazione Giardino per tutti, il Nido, la Chiesa di Santa Giulia e l’Oratorio.

Il lavoro sugli spazi residuali del quartiere Vanchiglia ha individuato nell’area pedonale di via Balbo, a partire dal lavoro svolto dai bambini della scuola Fontana, un luogo strategico sul quale intervenire con un progetto di riqualificazione dello spazio pubblico. Dopo una prima fase analitica, la squadra di architetti ha attivato insieme alla Fondazione un processo di partecipazione finalizzato a dare continuità al lavoro svolto dai bambini e a raccogliere il punto di vista di tutte le realtà sociali che si affacciano su questo spazio. Sulla base di una prima mappatura degli attori attivi nel quartiere sono stati individuati alcuni soggetti strategici con i quali avviare un primo ciclo di interviste in profondità. Contemporaneamente è stato svolto un lavoro di osservazione e di interazione informale con i diretti fruitori dello spazio al fine di individuare i legami tra le modalità di uso dell’area e la sua attuale organizzazione formale ed indagare le dinamiche di tipo sociale che insistono in questo luogo.

L’osservazione diretta ha consentito di raccogliere informazioni relative alle dinamiche di uso dello spazio legate alle differenti utenze in relazione a quattro fasce orarie sia nelle giornate festive che feriali. Attraverso questo tipo di osservazione e l’interazione con le persone che “vivono” questo spazio è stato possibile realizzare diversi tipi di mappe che consentissero di riconoscere alcuni temi condivisi sull’uso dello spazio e sulla sua possibile trasformazione fisica. Sulla base dei temi emersi, dei vincoli e delle suggestioni sullo spazio suggerite da ciascun soggetto coinvolto è stata costruita una proposta progettuale per l’area di via Balbo. Le indicazioni relative ai rapporti tra i soggetti locali e alle relative attività hanno permesso di individuare alcune progettualità che potranno essere attivate (in modalità e tempi differenti) mettendo in rete le risorse presenti nel quartiere e gli organi istituzionali competenti.

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